Novità canone RAI in bolletta gennaio 2026: cosa cambia, costi e come fare disdetta

Il nuovo anno porta con sé importanti conferme e alcune informazioni chiave circa il Canone RAI nella bolletta elettrica per gennaio 2026. Gli utenti italiani si trovano ancora una volta a dover fare i conti con questo tributo, spesso al centro di dibattiti pubblici e polemiche, sia per quanto riguarda l’importo che per le modalità di addebito e disdetta. Nei paragrafi seguenti verranno analizzate nello specifico le principali novità, le conferme normative, i costi aggiornati e la guida dettagliata su come procedere alla disdetta in caso di esonero.

L’importo del canone RAI e le modalità di pagamento nel 2026

Per il 2026 la situazione in merito al Canone RAI rimane sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente: l’importo è confermato a 90 euro annui. Nonostante le numerose richieste e le promesse politiche di una possibile riduzione o abolizione, la Legge di Bilancio per il 2026 non ha introdotto alcun taglio all’imposta; la cifra resta dunque identica a quella pagata nel 2025.

Il pagamento avviene, come negli anni scorsi, tramite addebito diretto nella bolletta dell’energia elettrica. La somma viene suddivisa in 10 rate mensili da 9 euro ciascuna, a partire da gennaio fino a ottobre, rendendo il prelievo più dilazionato e meno impattante sulle singole bollette. Nel caso di utenze attive sulla residenza principale, il presupposto è che ogni titolare possieda un apparecchio televisivo, salvo dichiarazione contraria.

Non sono previste nuove categorie di sconto o esenzione generalizzata: gli unici cambiamenti recenti sono relativi a ritocchi amministrativi e chiarimenti sulle modalità di richiesta di esenzione.

Esenzioni, scadenze e categorie protette

La principale novità riguarda la scadenza per presentare la richiesta di esenzione dal pagamento del canone. Per ottenere l’esonero sull’intero anno 2026 è fondamentale inviare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione TV entro le ore 23:59 del 31 gennaio 2026. Le dichiarazioni inviate tra il 1° febbraio e il 30 giugno daranno diritto all’esonero solo per il secondo semestre dell’anno in corso.

Possono ottenere l’esenzione dal pagamento del canone:

  • Chi non detiene alcun apparecchio televisivo in casa;
  • I cittadini over 75 con un reddito familiare annuo inferiore agli 8.000 euro;
  • Altre categorie particolari, tra cui diplomatici, militari stranieri e residenti all’estero in determinate condizioni.

La dichiarazione sostitutiva ha validità annuale; è dunque necessario ripresentarla ogni anno entro le tempistiche indicate per continuare a beneficiare dell’esenzione.

Per quanto riguarda la fascia degli anziani, coloro che compiono 75 anni tra il 1° febbraio e il 31 luglio hanno diritto all’esenzione per il solo secondo semestre dell’anno corrente, mentre chi raggiunge tale età dopo il 31 luglio la otterrà solo dal 1° gennaio dell’anno successivo.

Come fare la disdetta: documenti e procedure

Per interrompere l’addebito automatico, chi ha diritto all’esonero deve compilare e inviare una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate, attestando il possesso dei requisiti richiesti.

I moduli sono disponibili in formato PDF direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, da compilare con i dati anagrafici, codice fiscale, motivazione della richiesta (ad esempio, “non detenzione di apparecchi TV”), data e firma.

L’invio della dichiarazione è possibile secondo diverse modalità:

  • Tramite il servizio telematico dell’Agenzia delle Entrate (area riservata Fisconline/Entratel);
  • Mediante posta elettronica certificata (PEC) con documento digitale firmato;
  • Per raccomandata (preferibilmente A/R), allegando copia di documento d’identità e modulo firmato.

Chi desidera affidarsi a servizi online specializzati può utilizzare piattaforme che si occupano dell’invio, come “Disdetta Certa”, con un costo variabile (da 10,95 euro tramite PEC fino a 15,98 euro per Raccomandata 1 AR), che includono firma digitale, marca temporale e ricevuta legale di consegna.

Se la domanda viene presentata dopo il 31 gennaio, l’esenzione scatta solo dal secondo semestre; ogni dichiarazione non rinnovata annualmente comporta la riattivazione automatica dell’addebito sulla fattura elettrica per l’intero anno seguente.
La dichiarazione deve essere sottoscritta dal titolare dell’utenza elettrica corrispondente all’indirizzo di residenza.

Considerazioni finali su costi, effetti e possibili evoluzioni

La decisione di mantenere inalterato il canone RAI a 90 euro annui ha suscitato delusione tra i consumatori che si attendevano un alleggerimento della spesa. In Italia il Canone RAI rappresenta un gettito significativo, pari a circa 1,9 miliardi di euro annui nelle casse dello Stato e della Radiotelevisione pubblica. Nonostante l’evoluzione del mercato dei media e la crescente concorrenza tra piattaforme via internet, il tributo resta quindi una voce fissa per tutte le famiglie dotate di utenza elettrica residenziale principale.

Gli oneri di pagamento sono automatici, a meno che l’utente non intervenga attivamente per dichiarare l’assenza di apparati televisivi. Questa presunzione legale resta un punto controverso, dato che non sempre la titolarità di una fornitura elettrica coincide con il possesso effettivo di un televisore. In caso di errata applicazione, è possibile comunque regolarizzare la propria posizione con autocertificazione, allegando sempre la documentazione richiesta e rispettando rigorosamente le scadenze.

Infine, per chi rientra nelle categorie esenti, rimane cruciale la tempestività dell’invio della domanda e la conoscenza dettagliata della documentazione e dei criteri previsti. La procedura è ormai digitalizzata e semplificata, ma è essenziale non trascurare la scadenza del 31 gennaio di ciascun anno.
Oltre alla guida alla disdetta, chi desidera approfondire i meccanismi normativi e storici può consultare la voce canone televisivo su Wikipedia, che offre una panoramica completa dell’evoluzione e delle motivazioni dietro questa imposta pubblica in Italia.

In sintesi, la struttura normativa del canone RAI per il 2026 non cambia rispetto all’anno precedente: l’importo resta di 90 euro annui, addebitati in dieci rate mensili sulle bollette della luce. Sono confermate le categorie di esonero con scadenza di presentazione al 31 gennaio, e le modalità di disdetta sono ormai rapide ed efficienti grazie agli strumenti digitali.

Lascia un commento