Newsletter n°4

Rieccoci per il nuovo numero della nostra newsletter ricca, come sempre, di novità e aggiornamenti dei quali abbiamo piacere a rendervi partecipi.

Per prima cosa vogliamo ricordarvi dei due corsi gratuiti finanziati dalla Regione Liguria, i corsi di operatore in educazione ambientale e alla sostenibilità' e di specializzazione operativa su droni e controllo ambientale, con rispettive scadenze il 24/05/2016 e il 12/05/2016. Sulle attività descritte sul nostro sito trovate le schede informative e le schede di iscrizione, ci sono ancora posti disponibili, per cui se siete interessati affrettatevi!

L'educazione ambientale è il proposito organizzato di insegnare la struttura e l'organizzazione dell'ambiente naturale e, in particolare, educare gli esseri umani a gestire i propri comportamenti in rapporto agli ecosistemi allo scopo di vivere in modo sostenibile, senza cioè alterare del tutto gli equilibri naturali, mirando al «soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie.»

Un aeromobile a pilotaggio remoto, comunemente noto come drone, è un velivolo caratterizzato dall'assenza del pilota umano a bordo. Il suo volo è controllato dal computer a bordo del velivolo, sotto il controllo remoto di un navigatore o pilota, sul terreno o in un altro veicolo.

Il loro utilizzo è ormai consolidato per usi militari e crescente anche per applicazioni civili, ad esempio in operazioni di prevenzione e intervento in emergenza incendi, per usi di sicurezza non militari, per sorveglianza di oleodotti, con finalità di telerilevamento e ricerca e, più in generale, in tutti i casi in cui tali sistemi possano consentire l'esecuzione di missioni "noiose, sporche e pericolose" spesso con costi minori rispetto ai velivoli tradizionali.

In questo quarto numero della newsletter diamo voce a un nostro stagista di nome Federico

 “L’esperienza fatta durante la mia vista al negozio di Vico Angeli dove il centro di solidarietà della CDO Liguria, valorizza attraverso il progetto educare alla creatività che oggi si concretizza in un laboratorio dove le detenute operano, creando e realizzando articoli di bigiotteria. I prodotti che rappresentano il negozio sono originali perché sono tutti fatti a mano e con tanta fantasia, e immaginazione. Prodotti impensabili come ad esempio: Tavolo da pranzo in legno fatto a mano-collane con perle- bracciali-orecchini-mensole-sedie-lampade –moderne etc. Tutti i derivati dal riciclo e ciò permette di dare una nuova immagine agli oggetti di uso comune, e ai materiali inutilizzati.  Questo evento mi ha fatto capire, se pure sono un adolescente disinteressato a quello che spesso capita intorno a me che il bello a volte viene fuori da dove meno te lo aspetti. “

Nella rubrica riguardante i profili professionali di persone conosciute durante i colloqui orientativi, oggi inseriamo una bella notizia che vede come protagonista una ragazza di 20 anni conosciuta circa un anno fa. Neo diplomata è arrivata accompagnata dalla madre per fare un primo colloquio. Una ragazza timida, educata, viso pulito, con un passato travagliato, un’immagine ben lontana dalla “famiglia del mulino bianco”. Non aveva ben chiaro quale fosse il lavoro adatto a lei, abbiamo iniziato a incontrarci ogni settimana, frugando tra i suoi interessi, i suoi punti deboli e punti forza. Si presentava puntuale, volenterosa, soddisfatta. Inviava candidature su internet, portava cv in giro, si dava da fare.

Oggi annunciamo, orgogliosi, l’inizio della sua work experience che a breve partirà presso un’agenzia immobiliare.

 

Continuando con le buone notizie, vi raccontiamo la storia di un Sig., conosciuto anch’egli circa un anno fa, arrivato al nostro sportello un po’ intristito dai suoi diversi tentativi invani di trovare lavoro. 

Ha raccontato di essersi rivolto a vari enti, portando alla loro attenzione la sua invalidità e la sua famiglia, composta dalla compagna e tre figli. 

Un matrimonio passato che destabilizzò tanto quest’uomo da cadere nella frequentazione di compagnie devianti dirette verso l’uso di sostanze stupefacenti. Il Sig. N. ha definito il suo comportamento passato un errore che non vuole ripetere, una strada dalla quale è riuscito a uscire onestamente.

Il mese scorso, grazie al progetto di Inclusione Socio Lavorativa di cui abbiamo parlato nell’edizione della newsletter precedente, al Sig. N. è stata attivata una work experience presso una cooperativa sociale il cui responsabile ha riferito ai nostri operatori di essere molto soddisfatto del lavoro svolto dal nuovo lavoratore. 

 

Newsletter n°3

In questo terzo numero della newsletter una nostra operatrice Francesca ci vuole raccontare il percorso di un detenuto e il suo tentativo di riprendersi in mano il suo lavoro riacquisendo fiducia in se stesso.

“Il sig. M.K. è un detenuto del carcere di Marassi di Genova, ha iniziato il suo percorso di Inclusione Sociale da un anno presso una pasticceria. 

Quando ho conosciuto per la prima volta il signor M. sono rimasta subito colpita dalla sua storia, mi ha raccontato di avere una moglie e una figlia “adorabili” e che vive per loro. 

Ha sempre lavorato come pasticcere, “amo sporcarmi le mani di crema”, dice lui.

Dopo avermi parlato della sua famiglia e del suo lavoro, mi ha raccontato di volersi riscattare, dimostrando alla sua famiglia il suo impegno, senza far mancare loro nulla. 

Il percorso del signor M. è stato una crescita continua.

I suoi responsabili sono soddisfatti della sua creatività, durante la preparazione dei dolci, mostra passione e impegno, per questo M. viene stimato e ammirato. 

Da questa esperienza ho capito che le persone possono migliorare e rimediare ai propri errori, dimostrando impegno e buona volontà.

Il Centro di Solidarietà, attivando un percorso di Inclusione Sociale, ha offerto a M. una possibilità di integrarsi nel mondo del lavoro.”

 

Come sapete la nostra Associazione partecipa e organizza diverse attività, a tal proposito ci teniamo a raccontarvi che in questo mese abbiamo creato sul nostro sito una nuova pagina dedicata alla nostre bomboniere solidali per valorizzare il progetto “Educare alla creatività” che si rivolge alle donne detenute della Casa Circondariale di Pontedecimo.

Il progetto si sviluppa su un duplice fronte: da una parte mira ad affrontare i problemi più generici delle detenute relativi alla loro riabilitazione ed al nascere di relazioni sociali tra individui; dall’altro si propone di offrire alle detenute strumenti utili al loro reinserimento nel mondo del lavoro mediante la manualità, la competenza, attenzione ai dettagli e la ricerca del “bello”.

Nel laboratorio le detenute operano confezionando bomboniere per tutte le occasioni, il battesimo, la comunione, i matrimoni, la laurea, una ricorrenza importante.

Per vedere la nuova pagina si può accedere tramite il seguente link:

http://cds-cdoliguria.jimdo.com/attivita/le-creazioni-al-fresco/bomboniere-solidali/

 

Un’ ulteriore novità di questo mese è l’apertura dello Showroom presso Vico Angeli 21 r dove verranno esposte le creazioni realizzate dalle donne detenute che lavorano nel nostro laboratorio di bigiotteria ed altri prodotti realizzati dalle Associazioni Sc’Art e AlVerde.

Ringraziamo l'Associazione Sc'art che ci ha permesso di utilizzare questo spazio.

Lo Showroom sarà aperto con il seguente orario 15,30-19,00 

Il nostro personale sarà presente ogni giovedì

Gli altri giorni troverete i responsabili delle altre due Associazioni

Mercoledì Associazione alVerde.

Giovedì Le creazioni al fresco Cds

Venerdì Associazione Sc'art

Sabato (a rotazione) 

I nostri turni sono: 

Sabato 16 aprile, sabato 7 maggio, 28 maggio, 18 giugno. 

 

 

Per concludere questo numero ricco di novità vi presentiamo due corsi di formazione che partiranno a breve e che si svolgeranno presso la nostra sede:

 ATI – RISPARMIO ED EFFICIENZA ENERGETICA, di cui fanno parte diverse realtà tra cui il Centro di solidarietà della Compagnia delle opere Liguria, organizza due corsi che si svolgeranno a Villa Ronco, il primo che vi presentiamo è un corso di specializzazione operativa su droni e controllo ambientale rivolto a disoccupati e occupati (over 55) in possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado.

Negli ultimi anni i droni vengono sempre più spesso utilizzati in contesti lavorativi quali ad esempio sorveglianza del territorio con compiti di ordine pubblico, ispezioni di infrastrutture e impianti difficilmente accessibili, monitoraggio su boschi.

Il corso vuole trasmettere competenze sul funzionamento dei sistemi a pilotaggio remoto, sulle regole di volo e sulla pratica di pilotaggio.

Il corso si svolgerà c/o i nostri uffici in Via Nino Ronco 31 a partire dal 23/05/2016 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30 per un monte ore di 224 ore di cui 168 in aula e 56 di pratica.

 Le iscrizioni saranno aperte fino al 16/05/2016, e il modulo per iscriversi potrà essere compilato presso la stessa sede dove si terranno le lezioni.

 

Il secondo corso che partirà nei prossimi mesi è per operatore in attività di educazione ambientale e alla sostenibilità rivolto a disoccupati (over 24) in possesso di diploma superiore con almeno 10 anni nel settore di educazione, formazione e/o comunicazione ambientale e alla sostenibilità o in possesso di laurea triennale e esperienza di almeno 3 anni nel settore di educazione, formazione e/o comunicazione ambientale e alla sostenibilità o in possesso di laurea vecchio ordinamento nonché laurea specialistica e magistrale.

Questa figura professionale progetta ed eroga servizi educativi nel campo della valorizzazione e protezione del patrimonio ambientale, dello sviluppo sostenibile e del consumo consapevole. Le attività possono essere svolte all’interno di cooperative, associazioni, centri studi specializzati, istituzioni.

Il corso avrà una durata di 600 ore di cui 450 in aula (teoria e esercitazioni pratiche) e 150 di stage. Lo stage si svolgerà c/o un CEA del Sistema Ligure di Educazione Ambientale o c/o altre realtà operanti nel campo della comunicazione, informazione ed educazione ambientale.

Le iscrizioni saranno aperte fino al 24/05/2016, e il modulo per iscriversi potrà essere compilato presso la stessa sede dove si terranno le lezioni.

 

Per essere ammessi a entrambi i corsi si dovranno sostenere una prova scritta e una prova orale.

http://poloefficienzaenergetica.blogspot.it/2016/03/al-via-i-percorsi-formativi-per.html

 

Abbiamo realizzato una pagina dedicata esclusivamente ai nostri corsi:

http://cds-cdoliguria.jimdo.com/attivita/corsi/

 

Per ulteriori informazioni scrivere a centrodisolidarieta@cdoliguria.org oppure telefonare allo 010 362 4440

Vi ricordiamo infine che durante la giornata di martedì 26 aprile si terrà l’OPEN DAY ai Magazzini del Cotone al Porto Antico dove saranno presentati i corsi e dove potrete ricevere delucidazioni dai nostri operatori.

 

 

 


2° Newsletter

Rieccoci con il secondo numero della nostra newsletter, come promesso vi aggiorniamo sulle nostre attività, su ciò che ha caratterizzato maggiormente il mese del Centro di Solidarietà.

Ci teniamo a informarvi che il Cds, dal 01/01/2016, è divenuto partner del Polo Tecnico Professionale Hermes ovvero una rete di istituti tecnici e professionali, enti di formazione, università e imprese che preparano e impiegano professionisti nel campo delle tecnologie digitali per l’informazione e la comunicazione, della grafica, del web e della multicanalità.

Nel PTP Hermes il Centro di Solidarietà sarà protagonista di azioni formative e di educazione al lavoro favorendo i programmi di continuità scuola-lavoro attraverso stage, tirocini e apprendistati.

Inoltre, c’è un secondo progetto di cui il Cds è parte integrante dall'inizio di quest’anno, il progetto di Inclusione socio lavorativa gestita dall’ATI Genova (comprendendo più realtà del terzo settore) all’interno del centro per l’impiego della Città Metropolitana del Comune di Genova.

All’interno del partenariato il Cds si occupa di orientamento e all'accompagnamento al lavoro di persone in forte disagio sociale attraverso i propri operatori competenti del settore. Per informazioni rivolgersi al centro per l’impiego in Via Cesarea 14 o chiamare il numero 010 549 7520. 

 

Per quanto riguarda i nostri colloqui di orientamento al lavoro, in questo numero della newsletter vi presentiamo C.G, una ragazza di 27 anni diplomata al Duchessa di Galliera in Dirigente di Comunità. Era venuta al Salone degli Orientamenti ABCD per provare una simulazione di un colloquio di lavoro cogliendo l’occasione per lasciare il suo curriculum vitae. 

Un paio di anni fa ha partecipato a un progetto per cui erano stati messi a disposizione dei fondi per organizzare un asilo domiciliare. Ha messo a disposizione la sua casa, arredandola a portata di bambini, progettando attività e giochi per intrattenerli. Ha acquistato il materiale necessario pensando a cosa potesse soddisfare i bisogni di un bambino.

Una volta chiarita l’idea e dopo averla concretizzata, c’è stata la parte della pubblicità, C.G. era alla ricerca di famiglie che riponessero in lei una fiducia tale da affidarle i loro figli. Ha iniziato da amici, conoscenti, sino al passa parola.

Ha avuto tenacia, pazienza, è stata brava, altrimenti i genitori non avrebbero fatto una buona pubblicità. Le piace il lavoro che fa e, nonostante non abbia sempre abbastanza bambini da tenere per cui talvolta le spese superano il guadagno, lei non demorde. Continua a farsi pubblicità ed è determinata su quella strada e quel settore. 

Riconosce il fatto di aver fatto esperienza e aver imparato molto, a livello umano e professionale.

È alla ricerca di un’occupazione in un asilo nido e nel frattempo continua la sua attività.

 

La nostra realtà si interfaccia, purtroppo, anche con situazioni drammatiche, come ad esempio la storia di una donna brasiliana venuta in italia nel 2012 per amore, si è sposata ma dopo qualche tempo il marito ha iniziato a maltrattarla, sia fisicamente che verbalmente. 

Lei in Brasile faceva la parrucchiera, quando è venuta in Italia ha dovuto cambiare mestiere perché la qualifica conseguita in altri paesi non è valida nel nostro stato.

Ha fatto la collaboratrice domestica prendendosi cura di anziani 24 ore su 24, tutt'ora si dà da fare per cercare lavoro. 

La storia di questa donna si è conclusa con il raggiungimento di un’autonomia da parte sua, di una presa di coscienza del proprio valore come persona, dei propri diritti, ed è riuscita con l’aiuto di associazioni con le quali regolarmente lavoriamo, a riprendere in mano la propria vita.

Se ne sentono tante storie di violenza sulle donne, purtroppo, ma non se ne sentono altrettante di donne che denunciano, e di questa minoranza fa parte anche questa nostra utente che ha fatto valere i suoi diritti di moglie, di donna e di persona. Lei ce l’ha fatta perché ha chiesto aiuto.

Per questo mese ci fermiamo qui, nel prossimo numero vi racconteremo le novità dell’associazione aggiornandovi su eventuali sviluppi.

 

 


Newsletter n° 1 

Benvenuti al primo numero della newsletter del Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere Liguria.

 

Questo spazio vuole essere dedicato a tutti i nostri visitatori.

Il nostro obbiettivo è quello di raccontarvi le esperienze vissute dai nostri operatori e volontari nel corso dell’anno, rendervi partecipi dei nostri progetti e attività, farvi conoscere chi opera all'interno della nostra associazione e tutti coloro che ne ricevono i servizi.

 

I prossimi numeri della newsletter, saranno suddivisi principalmente in tre sezioni: 

 

• Descrizione delle attività durante il mese precedente.

• Creazione di una rubrica contenente le descrizioni di due profili di persone incontrate    durante i colloqui di orientamento del lavoro.

•     Testimonianze di operatori, volontari e di tutte le persone che incontriamo quotidianamente con i quali facciamo una parte di strada assieme.  

 

In questo primo numero abbiamo scelto di riassumere gli eventi più significativi avvenuti nel 2015.

 

 

I primi mesi dell’anno ci hanno visti impegnati nella realizzazione di numerosi progetti ed iniziative che avevano come scopo quello di sostenere le persone più fragili ad acquistare certezza nelle proprie capacità fino a renderle spendibili nel mercato del lavoro. 

 

Altra iniziativa è stata il laboratorio all'interno della Casa Circondariale di Pontedecimo

“Le Creazioni al Fresco”. Esso si concretizza nella creazione di bigiotteria e bomboniere realizzate a mano dalle donne detenute.

 

 

 Gli scopi del Laboratorio possono essere così riassunti:

 

 

• Far fronte alla necessità di “occupare le donne”: non solo il tempo ma anche dare la possibilità a loro di lavorare e di acquisire delle competenze spendibili poi nel mercato del lavoro.

• Il laboratorio mira anche all'educazione al lavoro, al lavoro di squadra, all'organizzazione delle mansioni e dei tempi.

• accompagnare queste donne nel periodo di fuoriuscita dal carcere, cercando di creare una rete di sostegno, un lavoro esterno; studi statistici infatti dimostrano che il lavoro in carcere diminuisce la recidiva.

 

Il 13 novembre del 2015 è stato o organizzato a Villa Ronco un convegno dove operatori del CDS e le donne lavoratrici del laboratorio, hanno portato la loro testimonianza con l’obbiettivo di favorire un’informazione puntuale del progetto e suscitare sensibilità e collaborazione.

  

Abbiamo, inoltre, deciso di dare voce ai nostri collaboratori che ogni mese potranno raccontare cosa li hanno colpiti maggiormente nel loro lavoro, oggi diamo voce a Francesca: 

 

“L’esperienza che quest’anno mi ha colpito maggiormente è stato il Meeting di Rimini, luogo dove la cultura è il motore dell’esperienza: un’occasione di incontro tra vari popoli e possibilità di partecipare a diversi eventi. Questa esperienza mi ha coinvolta emotivamente; rapportarsi con persone sconosciute, sentire, ascoltare e vedere sono sempre un’occasione per crescere dal punto di vista personale e culturale.

Nel nostro stand allestito per vendere la bigiotteria creata dalle donne del Carcere femminile di Genova, il mio compito era quello di aiutare alla vendita, promuovere l’iniziativa del progetto, aiutata dalla mia collega Rosy creatrice di diversi modelli. Inoltre sono rimasta colpita da tanti volontari provenienti da ogni parte del mondo che gestivano vari stand e svolgevano tutti quei servizi che rendono possibile la realizzazione della manifestazione.

Il meeting è stata un’esperienza positiva sul lato personale, in quanto sono una persona timida ed introversa e il contatto con le persone mi ha resa più sicura nell'avvicinarmi ad esse - Una testimonianza vivente di come la gratuità sia un valore possibile e sperimentabile; la bellezza di uomini che gratuitamente si spendono per fare esperienza della verità e renderle testimonianze.”

 

 

Un’ulteriore area di cui si occupa il CDS è l’orientamento e l’inserimento lavorativo, ogni giorno gli operatori incontrano persone con storie diverse.

Oggi vogliamo parlarvi di O.B., una donna Nigeriana di 38 anni seguita dai nostri operatori da un paio d’anni, uscita dalla casa circondariale di Pontedecimo nel 2014. 

O.B. è mamma di una bambina di quasi un anno, "un motivo in più per alzarsi ogni giorno e combattere nell'onestà, dice lei". Questa donna e il suo marito hanno altri 3 figli che vivono in un’altra famiglia perché loro non hanno un reddito sufficiente per poter soddisfare i loro bisogni. 

O.B. sa di aver sbagliato, sa che i suoi tre figli in affidamento hanno avuto un’altra famiglia, quello che avrebbe voluto da loro lei assieme al marito. Per questo vuole dimostrare che può farcela, può trovare un lavoro portando a casa uno stipendio per comprare quello che è necessario a una famiglia, dal mangiare ai libri di scuola, dallo spazzolino alle scarpe.

Spesso si danno per scontato cose che per altri rappresentano un vero ostacolo.

O.B. non vede l’ora di poter chiamare i suoi figli e poter dar loro la desiderata notizia che la mamma e  papà possono invitarli a casa per il weekend perché hanno la possibilità di preparare buoni e affettuosi pasti offrendoli un posto caldo dove dormire.

In Nigeria O.B. ha preso il diploma per maestra d’asilo, avrebbe voluto continuare gli studi ma per motivi economici e per stare dietro a sorelle e fratelli non è stato possibile, iniziando a lavorare nelle terre di famiglia come contadina.

Praticava sport a livello agonistico, ha per partecipato a gare di corsa, ma anche questo non ha avuto un seguito. Sogni e interessi interrotti per una serie di motivi che hanno portato una ragazza a fare scelte di lei stessa si pente, ma oggi è una donna con una grande voglia di riscattarsi, di riprendere in mano la sua vita, anche di mamma, costruendosi un dignitoso e umile futuro.